San Luigi Gonzaga.
Patrono mondiale dei giovani.
Giovanni Mattioli - Claudio Ghisini
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San Luigi Gonzaga. Patrono mondiale dei giovani.
Il Fedecommesso Aloisiano nasce nel 2013 per la volontà di Alberto Mattioli,
don Antonio Mattioli, Giovanni Mattioli e Luigia Mutti, avendo questi ricevuto
in eredità da Remo Mattioli e Teodora Mutti l’archivio di famiglia. L’archivio cu-
stodisce pure alcuni fondi di altra provenienza. Cospicuo è il fondo costituito da libri,
stampe, santini, medaglie ed altri documenti e materiali devozionali riferiti a Luigi
Gonzaga. I materiali conservati sono di interesse pure per documentare aspetti della
vita sociale e religiosa del territorio di Castiglione delle Stiviere, in particolare del
‘900. Il Fedecommesso custodisce l’archivio con grande attenzione, in locali adeguati
e con strumentazioni professionali. È in corso la catalogazione digitale, che è già stata
completata per il fondo riguardante le oltre 1500 immagini aloisiane, oltre allo studio
di ciascuna immaginetta con stesura della relativa scheda tecnica affidato ad un perito
esperto di stampe antiche. Il Fedecommesso ha già ricevuto donazioni, ed è aperto
per ulteriori incrementi, di documenti d’archivio, libri, immagini devozionali da alcune
famiglie, che diversamente rischierebbero la dispersione.
Per contatti: Fedecommesso Aloisiano, presso Giovanni Mattioli, Castiglione
delle Stiviere, Via Marconi n. 24 - tel. 0376 632354 - info@casabresciani.it.
Presentazione di Claudio Ghisini in oc-
casione dell’apertura della mostra, l’8
marzo 2018, dal titolo “L’IMMAGINE
DELLA SPIRITUALITÀ”, organizza-
ta dall’Amministrazione Comunale di
Castiglione delle Stiviere presso il Col-
legio delle Vergini di Gesù, nobile isti-
tuto fondato dalle nipoti di San Luigi
Gonzaga nel 1608 e che tuttora alimen-
ta la devozione e la spiritualità aloisia-
na nella città in cui il santo è nato.
Le ragioni di questa mostra nascono
dalla considerazione delle poten-
zialità di conoscenza offerte da una
collezione molto ampia interamente
dedicata a S. Luigi Gonzaga, alla
sua immagine divulgata, non solo
ma prevalentemente, dai “santini”,
Fig. 1
Fig. 2
come chiamiamo il foglietto che ha
accompagnato tanti momenti della
il XVIII secolo - per diffondersi, in
fanciulli che a loro volta la ricevono.
devozione individuale. Il “Fedecom-
seguito, anche nelle Americhe. Anco-
Ancora: l’associazione di S. Luigi al
messo Aloisiano” legato alla famiglia
ra: la varietà degli attributi cultuali
culto del S. Cuore di Gesù (fig. 3),
Mattioli comprende alcune migliaia
celebrati da questa divulgazione: dal
iniziato sul finire del XVII secolo e
di oggetti di questo genere: tra tale
giovane immerso nella meditazione
vivissimo successivamente, fino al
quantità di materiale - ormai ben
della passione di Cristo, alla peni-
ruolo forse preponderante del santo,
ordinato e classificato - si è operata
tenza suscitata da tale meditazione;
quello cioè di patrono della gioven-
una scelta molto limitata - poco meno
dalla celebrazione della Compagnia
tù (fig. 4): dalla proclamazione, nel
di 80 oggetti - in grado comunque di
di Gesù attraverso di lui e degli altri
1729, sarà un ruolo che la diffusione
documentare un fenomeno piuttosto
membri come lui arrivati alla santità:
dell’immagine devozionale ricorderà
singolare: la rapidità della diffusione
S. Ignazio, il fondatore, S. Stanislao
e celebrerà senza interruzione fino ai
del culto del beato e del santo, l’am-
Kostka, S. Giovanni Berchmann (fig.
nostri giorni (fig. 5).
piezza geografica di tale diffusione,
1); S. Luigi e l’eucarestia: dalla prima
Ebbene: questa straordinaria vicenda
comprensiva di buona parte dell’Eu-
comunione ricevuta da S. Carlo
iconografica - unica negli aspet-
ropa cattolica - almeno fino a tutto
Borromeo (fig. 2) alla protezione dei
ti quantitativi molto difficilmente
Santini et similia
Anno XXIII - n. 90
San Luigi Gonzaga. Patrono mondiale dei giovani.
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definibili - è segnata dall’evoluzione
tecnica che quattro secoli di storia
hanno esperito nella produzione e
nella diffusione di queste immagini:
fino a tutto il XVIII secolo saranno
le tecniche classiche dell’incisione su
lastra di metallo (cioè l’incisione a
bulino e l’acquaforte) a permetterne
la creazione. Si tratta insomma delle
modalità creative che hanno accompa-
gnato - almeno dal ‘400 - l’attività di
tanti artisti: da Mantegna a Marcan-
tonio Raimodi, da Dürer al manieri-
smo cinquecentesco, da Rembrandt a
Guido Reni fino a Tiepolo, Piranesi,
Goya per giungere fino al ‘900 di
Giorgio Morandi. Vi invito a consi-
derare le prime due immagini esposte:
la prima (fig. 6) col giovane penitente
che medita sugli strumenti della pas-
Fig. 3
sione, senza menzione dell’effigiato, e
la seconda (fig. 7) invece chiaramente
intestata al beato Luigi; entrambe
sono firmate da Hieronimus Wierix,
ottimo incisore erede della grande
tradizione nordica portata all’eccel-
lenza da Dürer, attivo ad Anversa: la
seconda è datata 1607, due anni dopo
la beatificazione. Questo per esempli-
ficare la rapidità della diffusione del
culto nonché della città in cui nasce
l’immagine: Anversa, le Fiandre, il
Nord-Europa cattolico, vale a dire
il teatro europeo, non solo quello
italiano e praticamente da subito.
E così sarà per i quattro secoli della
vicenda iconografica aloisiana ma
con l’intervento, via via, dei vantaggi
che l’evoluzione tecnica - prodigiosa
e molto varia per l’intero ‘800 -
metterà a disposizione della nascita
Fig. 4
dei santini. Passando quindi dalla
litografia alla cromolitografia, alla
“naif” nella resa artistica, al piccolo
vo. E di immagini ritagliate, impresse
oleografia si giungerà alle tecniche
dipinto su foglio traforato e ritagliato
con effetti di rilievo (goffrate), assem-
su base fotografica che consentiran-
con perizia e pazienza infinite, tali
blate in vari modi, sarà ricchissimo il
no facilità e quantità di produzione.
da renderlo uno smagliante esempio
secondo ‘800 e il primo ‘900: piccoli
Evoluzione che vedete ben documen-
di decoro rococò in pochi centimetri
quanto sapienti meccanismi di carta
tata in questa piccola rassegna che
quadrati di carta (fig. 9). Proprio que-
permetteranno di muovere festoni di
mostra però anche alcuni esempi di
sti manufatti stimoleranno l’ampia
fiori o edicole che andranno a incorni-
manufatti - quindi spesso esemplari
produzione, quella aiutata da sup-
ciare l’immagine con effetto tridimen-
unici - prevalentemente dovuti alla
porti meccanici, ad emularli nel loro
sionale (fig. 11). La scelta è comple-
paziente abilità di monache capaci
prezioso fasto, per cui nasceranno im-
tata da alcuni oggetti in metallo che
di disegnare, dipingere o ricamare a
magini (fig. 10) contornate da trafori
all’iconografia dei santini sono molto
livelli eccelsi: dal piccolo dipinto su
e pizzi tali da assicurare la preziosità
vicini: l’influenza reciproca fra i vari
pergamena (fig. 8) condotto con mano
dell’oggetto, almeno nell’effetto visi-
generi atti a supportare l’immagine
sicura nel segno quanto elementare o
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Santini et similia
Fig. 5
Fig. 6
Fig. 7
Fig. 8
Fig. 9
San Luigi Gonzaga. Patrono mondiale dei giovani.
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rimane stretta almeno fino a quan-
do la fotografia prenderà il dominio
dell’immagine diffusa: sia che si tratti
di documenti storici (come i dipin-
ti dedicati al santo) o dei momenti
della realtà fermati nel suo dipanarsi.
L’immagine di Giovanni Paolo II (fig.
12) che entra nella basilica aloisiana
segna l’altro estremo della vicenda
originatasi dal primo ‘600: un arco
di tempo di quattro secoli segnato,
ai suoi estremi, da due aspetti della
santità. Concludo considerando che le
possibilità di conoscenza, di appro-
fondimento, in ambiti diversi - dalla
storia religiosa a quella dell’evolu-
zione tipografica - offerte dal fondo
del Fedecommesso Aloisiano -, sono
amplissime: mi auguro che il futuro
trovi il modo di conoscerlo, osservar-
Fig. 10
lo, goderlo come merita questa non
comune raccolta.
Didascalie
Fig. 1 - I Santi Stanislao, Luigi e Ignazio.
Anonimo litografo tedesco, sec. XIX (pri-
ma metà). mm. 125x85. Litografia acque-
rellata a mano.
Scritte: sotto l’immagine: SS. Stanislaus,
Aloysius et Ignatius; più sotto: marchio
tipografico Benziger e luogo di edizione:
Einsiedeln.
Fig. 2 - Ecco il Pane degli Angeli…
Manifattura italiana, prima metà del
sec. XX. mm. 112x72
Oleografia su simil-pergamena profilata
in oro.
Scritte: al margine inf.: ECCE PANIS
ANGELORUM / FACTUS CIBUS VIA-
TORUM - Ecco il Pane degli Angeli /
divenuto cibo dei viandanti; al verso, in
basso a sin, marchio editoriale: Pettina-
roli - Milano, S. Radegonda 18.
Fig.
3 - Incisore anonimo, Italia sec.
XVIII
S. Luigi presenta un bimbo al Sacro Cuo-
re di Gesù . mm. 104x122 (lastra)
Incisione a bulino su carta con filigrana
parzialmente leggibile; l’incisione è di-
visa in due parti: a sinistra l’immagine
incorniciata a motivi rococò; a destra
ORAZIONE / A / S. LUIGI GONZA-
Fig. 11
GA / FELICEMENTE MORTO / Nel
dì or destinato alla Festa del Cuore / di
Fig. 4 - Anonimo incisore, Francia sec
do a mo’ di fastoso pizzo (pizzo a tutto
Gesù… (su 20 righe) incorniciata simil-
XIX
campo).
mente alla prima.
S.t Louis de Gonzague. mm. 115x70 (fo-
Scritte: al margine inferiore dell’imma-
Scritte: al margine inferiore, a sin., luogo
glio).
gine, nome e indirizzo dell’editore L
di edizione: Forma in Bologna; a destra,
L’immagine è incisa su acciaio e trafora-
Turgis et Fils Editeurs, Paris; più sotto,
nome dell’editore: Il Salvardi nel Pav.
ta al suo interno come ai lati lungo il bor-
al centro: S.t LOUIS DE GONZAGUE
(aglio)ne.
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San Luigi Gonzaga. Patrono mondiale dei giovani.
/ Aloysius Gonzaga; al margine inf.:
PROTEGED MI INOCENCIA - PRO-
TEGGETE LA MIA INNOCENZA. Al
verso: preghiera in francese e marchio
editoriale.
Fig. 5 - Manifattura americana, seconda
metà sec. XX. St. Aloysius. mm. 104x60
Riproduzione fotomeccanica di disegno:
da notare la riproposizione dell’icono-
grafia tradizionale secondo moduli gra-
fici moderni.
Scritte: in basso, St. ALOYSIUS; lungo i
margini maggiori, a sin.: JUNE TWENTY
FIRST; a destra: PATRON OF YOUTH;
al verso, biografia e preghiera in lingua
inglese e marchio editoriale.
Fig. 6 - Hieronimus (Jerôme) WIERIX
(Anversa, 1553-1619)
Quoniam ego in flagella paratus sum.
mm. 112x65
Incisione a bulino su carta non vergella-
ta; tiratura postuma.
Scritte: in alto, nel cartiglio: QUONIAM
EGO IN FLAGELLA PARATUS SUM;
sotto l’immagine: Baptismo habeo bap-
tisari, et quomodo coarctor, usquedum
perficiatur? Luc. 12; più sotto: Hieroni-
mus Wierix fecit et excud. Cum Gratia et
Privilegio. Piermans.
Bibliografia: Arcari - Padovani, 1997, n.
90.
Fig. 7 - Hieronimus (Jerôme) WIERIX
(Anversa, 1553-1619)
B. Aloysius Gonzaga. mm. 136x81 (la-
stra)
Incisione a bulino su carta vergellata; ti-
ratura coeva.
Scritte: in alto, sulla testa del beato, mo-
nogramma di Cristo: JHS; sotto l’imma-
gine: B. ALOYSIUS GONZAGA / Illust.
mae Dnae D. Bibianae de Pernestain,
Oratoris / Caesarei, apud S.m D. Paul-
Fig. 12
lum V. coniugi, a.o 1607. più sotto: Cum
Gratia e Privilegio - Hieronymus Wierix
te su carta (canivet); prodotto di manifat-
tessuto (cotta), ritagliata e inquadrata da
DD. faciebat.
tura conventuale femminile.
edicola fiorita a sua volta ritagliata e col-
Bibliografia: Arcari - Padovani, 1997, n.
legata all’immagine con soffietti di carta
Fig. 10 - Anonimo incisore francese, sec.
48.
agendo sui quali si ottiene l’effetto di al-
XIX
tare tridimensionale.
S.t Louis de Gonzague. mm. 65x45 (im-
Fig. 8 - Manufatto tedesco, sec. XVIII
Scritte: al verso, dedica in lingua tedesca
magine). Incisione in acciaio in ovale
S. Aloysius. mm. 112x73
con data: 1894.
incorniciata da bordo di carta impresso
Disegno su pergamena colorato a tempe-
e traforato meccanicamente a mo’ di piz-
ra; l’iconografia aloisiana (più divulgata)
Fig. 12 - Manifattura italiana, 2006
zo.
è abbinata a una raffigurazione della Tri-
Giovanni Paolo II accolto all’ingresso
Scritte: nell’immagine, in cartiglio: S.t
nità tipica della consuetudine nordica.
del Santuario dal Rettore Mons. Rinal-
LOUIS DE GONZAGUE; lungo il bor-
L’opera si inserisce nella tradizione dei
do Dalboni e dal Vescovo di Mantova
do inf. dell’immagine, probabile nome
manufatti prodotti nei conventi femmi-
Mons. Egidio Caporello
dell’editore: A. Saintin - Paris; al verso
nili, soprattutto tedeschi.
mm. 160x104
preghiera a Saint Louis de Gonzague e
Scritte: in basso, a penna: S. Aloysius.
Cartolina riproducente la fotografia scat-
nota manoscritta antica.
tata il 22 giugno 1991.
Fig. 9 - Manufatto di area tedesca, sec
Fig. 11 - Manifattura tedesca, sec. XIX
Scritte:
XVIII
(seconda metà)
al verso, intestazione e annullo del Cir-
S. Aloysius. mm. 90x60 ca.
S. Luigi adorante il Crocefisso
colo Filatelico Numismatico di Casti-
Disegno colorato a tempera con ampio
mm. 220 (altezza)
glione delle Stiviere in occasione del XV
bordo intagliato e traforato manualmen-
Oleografia impressa con applicazione di
Anniversario della visita.
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San Luigi Gonzaga. Patrono mondiale dei giovani.
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Breve sintesi della vita di San Luigi Gonzaga tratta dal libro di Padre Gualberto Giachi, S.I., Luigi Gonzaga
Lettere e scritti, Città Nuova, 1990, a cura di Giovanni Mattioli.
Illustrazioni di alcuni episodi a stampa incisi da Vincenzo Feoli, che compaiono in Fatti più rimarchevoli
della vita di S. Luigi Gonzaga d. C. di G. espressi in rami. In Roma presso Agapito Franzelli al Corso, 1792,
con schede tecniche di Claudio Ghisini.
uest’anno ricorre il 450°
di San Luigi in cui è custodita la
va e Brescia, adagiata sulle colline
anniversario della nascita
Reliquia del Sacro Capo.
moreniche del Garda. Il parto fu
Q
di San Luigi Gonzaga,
I genitori di San Luigi si conobbe-
difficile e per questo si dice che fu
ro alla corte di Madrid nel 1565:
battezzato prima di essere completa-
patrono mondiale dei giovani,
mente nato (Fig. 1).
Ferrante Gonzaga, primo marchese
avvenuta il 9 marzo 1568 a Casti-
Mamma Marta si rivela una donna
di Castiglione, aveva compiuto 23
glione delle Stiviere, nella rocca del
di una certa cultura e di sincera
anni e Marta Tana dei conti di Sàn-
castello marchionale, residenza della
preparazione cristiana; è lei la pri-
tena (Piemonte) appena 20. Ferran-
sua famiglia. Papa Francesco ha
ma educatrice di Luigi.
te era un capitano al servizio del re
indetto, con decreto della Peniten-
Il padre Ferrante invece, da buon
Filippo II e Marta era la damigella
zieria Apostolica, un anno giubilare
preferita della regina Isabella di
condottiero e politico, si compiace
concedendo l’indulgenza plenaria
Valois. Il loro fu un matrimonio
dell’intelligenza di Luigi e lo educa
ai fedeli che visiteranno la Basilica
d’amore, raro in quei tempi.
alla dura vita militare (Fig. 2).
di Sant Ignazio in Roma, dove vi
Luigi giovinetto insieme al fratello
A Ferrante e Marta, rientrati in Ita-
è l’altare con le sacre spoglie del
Rodolfo, viene collocato dal padre
lia, nasce il loro primogenito Luigi
Santo, e tutte le chiese nel mondo
alla corte del granduca di Toscana.
il 9 marzo 1968 a Castiglione delle
a lui dedicate. In Castiglione delle
Stiviere, cittadina posta tra Manto-
Nel corso di due anni, certamente
Stiviere vi è la Basilica Santuario
Fig. 1
Fig. 2
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
Nascita di San Luigi. mm. 169x115
S. Luigi a 5 anni nel castello di Casalmaggiore eludendo la
Incisione a bulino, acquerellata.
sorveglianza spara un colpo di cannone col rischio di essere
travolto e ucciso dal contraccolpo.
mm. 169x115
Incisione a bulino, acquerellata.
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San Luigi Gonzaga. Patrono mondiale dei giovani.
Fig. 3
Fig. 4
Fig. 5
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
S. Luigi prega davanti alla Vergine An-
S. Luigi riceve la Prima Comunione da
S. Luigi si salva miracolosamente nell’at-
nunciata a Firenze. mm. 169x115
San Carlo Borromeo. mm. 169x115
traversare a guado il Ticino. mm. 169x115
Incisione a bulino, acquerellata.
Incisione a bulino.
Incisione a bulino, acquerellata.
lante discorso davanti a Filippo II;
Firenze ha maturato Luigi in di-
similiano II; l’imperatrice chiede
ma il suo cuore è distaccato da tutte
mensione culturale e spirituale. Qui
espressamente la presenza di Marta
le ricchezze del mondo.
Luigi davanti all’immagine della
Tana. Perciò la famiglia Gonzaga
Al ritorno in Italia, Luigi ha 16
Vergine Annunziata pronuncia la
di Castiglione - onere e onore! -
anni e mezzo; è fermamente deciso
sua promessa segreta di essere tutto
raggiunge nel settembre del 1581 il
a farsi religioso gesuita, luogo ove
di Dio e della Madonna (Fig. 3).
corteo imperiale a Vicenza. Mamma
Dopo la chiacchierata morte della
Marta affronta il viaggio col marito,
granduchessa Giovanna d’Austria
portando con sé i figli Luigi, Rodol-
(vi era il sospetto che fosse stata
fo e Isabella. Dopo un lungo viaggio
fatta avvelenare dal marito), il padre
per terra e per mare, non senza gra-
Ferrante ritira i figli dalla corte
vi pericoli, Luigi ed i suoi famigliari
granducale, e Luigi torna a casa
giungono a Madrid (Fig. 5).
dalla madre Marta, ma prosegue
Nella suntuosa corte madrilena,
Luigi è nominato paggio d’onore del
pure il suo tirocinio diplomatico alla
principe Diego, figlio del re.
corte ducale di Mantova.
A Madrid Luigi prosegue gli studi
Nell’estate del 1580 il cardinale
superiori ed ha contatti con alcuni
Carlo Borromeo si ferma a Casti-
padri gesuiti. Qui riceve la grazia di
glione durante la sua visita aposto-
vedere più chiaro nella sua vocazio-
lica. In assenza del padre Ferrante,
ne religiosa, davanti alla Madonna
impegnato a Milano per affari,
del Buon Consiglio nella chiesa del
Luigi dodicenne fa gli onori di casa
Collegio della Compagnia di Gesù,
al cardinale. Nel colloquio che ne
il 15 agosto 1583, nel ringraziamen-
segue, il santo cardinale intuisce la
to alla Comunione, si sente definiti-
profondità spirituale di Luigi: il 22
vamente deciso di farsi gesuita (Fig.
luglio 1580 gli amministra la Prima
6).
Comunione nel Duomo di Castiglio-
La madre è contenta, il padre oppo-
ne (Fig. 4).
Fig. 6
ne grosse e prevedibili difficoltà.
Il re Filippo II invita personalmente
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
Per far piacere al padre, Luigi è
S. Luigi davanti alla Vergine del Buon
Ferrante Gonzaga ad accompagnare
capace di stare alle regole del gioco
Consiglio sente la chiamata a farsi gesuita
in Spagna sua sorella Maria d’Au-
mm. 169x115
diplomatico e tiene in latino un bril-
stria, vedova dell’imperatore Mas-
Incisione a bulino, acquerellata.
Santini et similia
Anno XXIII - n. 90
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non si accetta né mitra né porpora.
nella faida famigliare che contrappo-
Giovanni in Laterano la tonsura e
Dal canto suo Ferrante prende
neva la casa marchionale di Casti-
gli ordini minori.
tempo e spedisce Luigi in visite
glione a quella ducale di Mantova.
Pur con una salute non eccellente,
di cortesia a varie corti italiane:
Luigi nel recarsi a Roma al novizia-
strapazzata dalle molte penitenze,
Mantova, Ferrara, Parma, Firenze,
to passa dalla Santa Casa di Loreto.
Torino. Nell’agosto del 1584, dopo
Giunto a Roma, dopo le visite uffi-
alcune fasi drammatiche in cui il
ciali di cortesia a cardinali e princi-
padre tenta con tutte le forze di
pi, è ricevuto dal papa Sisto V, che
opporsi alla volontà di Luigi di farsi
lo benedice. Compie il pellegrinag-
gesuita, di fronte alla ferma volontà
gio alle sette chiese consigliato ai
del figlio, dà il suo consenso ras-
pellegrini da San Filippo Neri. Il 25
segnato. Luigi, dovendo trattare a
novembre 1585, l’erede di Ferrante
Milano affari del padre, prosegue gli
Gonzaga conclude il suo pellegri-
studi presso il Collegio di Brera.
naggio entrando nel noviziato dei
Per un anno ancora Ferrante spera
gesuiti a Sant Andrea al Quirinale
di dissuadere il figlio, ma il 2 no-
(Fig. 8).
vembre 1585, Luigi quasi 18enne,
Termina il suo noviziato nel Colle-
davanti a numerosi a qualificati
gio Romano pronunciando i primi
testimoni, giura solennemente di ri-
voti di povertà, castità, ubbidienza,
nunciare al fratello Rodolfo il diritto
il 15 novembre 1587.
di primogenitura (Fig. 7).
Il 13 febbraio 1586 muore a Milano
A chi gli ricorda che suo fratello Ro-
il padre Ferrante, dopo una buona
dolfo è molto contento nel succeder-
confessione. Luigi scrive alla madre
gli nel marchesato, Luigi risponde
una lettera esemplarmente cristia-
pronto: “Non è stata tanto grande
na. Dall’ottobre 1586 al maggio
la sua allegrezza nel succedermi,
1587, si apre una parentesi a Napoli
Fig. 7
quanto la mia in rinunziarlo…”.
per ragioni di salute. Tornato a
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
Rodolfo morirà nel 1593, anche lui a
Roma, finisce la filosofia e comincia
S. Luigi rinuncia al marchesato
mm. 169x115
23 anni, per un colpo di archibugio
la teologia.
Incisione a bulino, acquerellata.
sparatogli a tradimento alle spalle,
All’inizio del 1588 riceve in San
Fig. 8
Fig. 9
Fig. 10
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
S. Luigi entra in noviziato
S. Luigi entra in noviziato
S. Luigi assiste gli ammalati
mm. 169x115
mm. 169x115
mm. 169x115
Incisione a bulino, acquerellata.
Incisione a bulino, acquerellata.
Incisione a bulino, acquerellata.
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Fig. 11
Fig. 12
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
Vincenzo FEOLI. (Roma, 1750-1831)
S. Luigi sul letto di morte assistito dal confessore San Roberto
S. Luigi proclamato santo da Papa Benedetto XIII nel 1726
Bellarmino. mm. 169x115
mm. 169x115
Incisione a bulino, acquerellata.
Incisione a bulino, acquerellata.
Luigi procede bene negli studi e
pre aperto ad opere di pacificazione
Luigi è tra i primi a offrirsi per
nella preghiera.
e carità, di misericordia spirituale e
curare i malati (Fig. 10).
Nel settembre 1589, su richiesta
corporale: nel cuore il presentimen-
Dal diario del Collegio Romano,
della madre e della duchessa di
to della morte vicina... (Fig. 9).
veniamo a sapere che il 3 marzo ne
Mantova Eleonora d’Austria e per
Luigi ritorna a Roma nel maggio
trasporta uno all’Ospedale della
espresso ordine del padre generale
del 1590.
Consolazione, dietro il Campido-
Acquaviva deve partire per Casti-
Gli resta ancora un anno di vita
glio; alla sera si mette a letto anche
glione, per rappacificare suo fratello
nell’Urbe: lo vive nella gioia della
lui con la febbre, per non alzarsi
Rodolfo con il duca di Mantova.
sua completa donazione; col ca-
più: morirà così da “vero giglio di
E il servizio di Luigi fu davvero
techismo commuove la gente di
purezza e vero martire di carità”
completo: tra Rodolfo e Vincenzo
Campo de’ Fiori; continua a pregare
(Pio XI 1926), nel giorno dell’Otta-
torna la pace; Luigi rende pubblico
e studiare; si prepara a diventare
va del Corpus Domini, come aveva
il matrimonio segreto che Rodol-
sacerdote; sogna ancora le missioni
previsto, 21 giugno 1591, a soli 23
fo - con pubblico scandalo - aveva
lontane dell’Asia: ma il Signore da
anni di età (Fig. 11).
contratto con Elena Aliprandi, figlia
lui vuole molto di meno come giorni
La lettera che Luigi detta per la
del suo zecchiere...
terreni, molto di più come carica di
madre 10 giorni prima di morire è
A Castiglione, nella chiesetta dei
carità, vissuta intensamente; il suo
davvero il suo testamento di amore:
Disciplini, vicina al Duomo, tiene
motto resta: “Che vale questo per
la sua fede è forte, la sua donazione
un discorso sull’Eucarestia; e preti
l’eternità?”.
completa, la sua gioia perfetta.
e frati sono costretti a confessare
Nei primi mesi del 1591, scoppia a
La carità trionfa, si accompagna
tutta la notte...
Roma una epidemia di tifo petec-
con note umanissime, che ce lo ren-
Continua a studiare a Milano, sem-
chiale.
dono vicino e simpatico (Fig. 12).
Santini et similia
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